Pa & Ma, i pellegrini dall'Olanda

Qui è possibile inserire le immagini provenienti dalle birdcam del mondo
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Suzu
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Messaggio da Suzu »

un pullino sta becchettando quello morto :shock:
Susanna
Astroide
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Messaggio da Astroide »

Ecco, sta avvenendo ciò che temevo, cerca di mangiare il fratellino morto :cry:
Gianni
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AylysRaziel
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Messaggio da AylysRaziel »

i pulcini hanno fame... io sono disperata.... :evil:
si sono spostati nel solito angolino, in vista... raga? uno è + piccolo... che dobbiamo fare?
niente non fateci caso... tanto so cosa mi rispondereste.. è una tragedia annunciata, liberalizzata... "EVVIVA EVVIVA IL GRANDE FRATELLO DEI FALCHI"

sono un tantinto disgustata....

ma fa niente... tanto il conto prima o poi arriva....
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°°Gaia°°
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Messaggio da °°Gaia°° »

Natura....anche se a noi può fare male al cuore :cry:
Karlito75
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Riporto un post di MariaTeresa

Messaggio da Karlito75 »

O se avete altri contributi per il forum olandese..
poi li posso postare di là..
loro mi sembrano così apatici e tranquilli, sarà il cattivo tempo che c'è qui, ma io sono scoraggiato, ma so che dobbiamo controbattere alle loro tesi!
E convincere sempre più gente che si deve far qualcosa...

Riporto un post di MariaTeresa
Chi mi dà una mano a tradurre in inglese?
Nel forum olandese fioccano le critiche alla nostra lettera: certo, l'argomento e' interessante e coinvolgente. Il fatto è che, secondo me, la “natura incontaminata” che viene evocata spesso nel forum olandese semplicemente NON esiste. Esistono, invece, le webcam, i centri raccolta per animali in difficoltà, i progetti-natura, gli inanellamenti, le tartarughe Caretta caretta che vengono ogni anno salvate da volontari nel centro di Linosa (salvate da ferite inferte da ami creati dall'uomo per pescare, da sacchetti di plastica gettati in mare, da reti che le imprigionano). Esistono quelli che abbandonano gli animali, quelli che uccidono gli esseri umani. Esiste quello che tutti, uomini animali piante, facciamo giorno per giorno. Di “buono” e di “cattivo”.
Neanche io ho le idee molto chiare... sto, stiamo, qui a preoccuparci di due pulletti di falco pellegrino che abbiamo chiamato Pa, di un'intrusa (della quale non sappiamo quasi nulla) che abbiamo chiamato S2, abbiamo dato un nome al pulletto deceduto, ci preoccupiamo persino delle sue spoglie. E intanto, nel mondo, ci sono bambini (e grandi) che muoiono di fame, di guerre, di malattie magari anche curabili. Meno male che non hanno le webcam attaccate al collo sennò non sopravviveremmo nemmeno un minuto di più in questo mondo crudele. Il fatto è che le cose e le persone esistono negli occhi di chi le guarda, di chi da' loro un nome, esistono nel cuore di chi le ama. Avete mai fatto un viaggio nel cosiddetto terzo mondo e visto da vicino la gente che muore di fame? Fa più impressione che vederlo in televisione o leggerlo nei giornali, vero? Eppure sono sempre gli stessi. Insomma, penso che l'essere umano sia dotato di una specie di lente di ingrandimento/riduzione “naturale” c!
he gli permette di “sopravvivere” per così dire facendo una selezione... insomma c'è un limite di tolleranza... oddio, come mi spiego male. Anche Madre Teresa di Calcutta non è riuscita a far del bene a tutta l'umanità ma ha potuto occuparsi solo di una parte di essa ...
Certo, per nutrire i pulletti, qualcun'altro deve morire, lo sappiamo, sono carnivori, cosa ci si può fare? Ma la webcam è stata messa sul nido di Pa' e Ma' e non su quella del piccione vittima di turno. Per fortuna, aggiungo, sennò tutti gli animali/umani carnivori sparirebbero dalla faccia della Terra e sarebbe un vero peccato...
Cercando qualcuno che spiegasse meglio di me le cose che ho appena detto, ho trovato questo articolo nel web (http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=64843)
"Contro natura": dopo Darwin non ha senso di Pietro Greco

Il tema è ritornato di stringente attualità: si parli dei DICO o del Disegno Intelligente, delle relazioni omosessuali o dell’ingegneria genetica, non si fa altro che evocare il concetto di «natura» o della sua immagine speculare di «contro natura». Talvolta lei, la natura, ci è dipinta così potente (e coerente) da poter dettare le norme etiche del comportamento umano: per cui la vita in famiglia sarebbe «secondo natura» e la convivenza tra persone dello stesso sesso «contro natura». Talaltra ci viene dipinta così debole da essere incapace di generare l'uomo e/o così degenere da essere indegna di contenere l’uomo (di dare senso alla sua vita).

Cos’è, dunque, la natura? E quale ruolo l’uomo deve assegnare a se stesso nella natura? A queste domande risponde, in maniera molto pertinente, il nuovo libro che il filosofo Orlando Franceschelli ha fatto uscire per i tipi della Donzelli editore: «La natura dopo Darwin» (pagg. 200; euro 16,90). E già dal titolo Franceschelli ci dice che, dopo Charles Darwin, non è più possibile evocare a sproposito il concetto di natura.

Prima era possibile riconoscere una cesura netta e definitiva tra l’uomo e la natura, ed era possibile persino collocare «l’uomo fuori dalla natura», come fa gran parte del pensiero cristiano o come fanno, almeno in parte René Descartes (nella parte mentale) e Immanuel Kant (nella parte noumenica).

Prima era possibile considerare naturale l’ambiente che raccoglie le cose non prodotte dall’uomo e artificiale l’ambiente che accoglie le cose prodotte dall’uomo. Prima era possibile a qualcuno considerare l’uomo un sovrano ineffabile della natura contaminante e a qualche altro considerare l’uomo come il baco che corrompe la natura altrimenti incontaminata. Prima era dunque possibile immaginare sia un’«etica fuori dalla natura», capace di riscattare l’uomo dalla condizione di bestialità, sia al contrario immaginare un’«etica naturale» capace di indicare e sancire i comportamenti «contro natura».

Tutto questo, dopo Darwin e la pubblicazione nel 1859 dell’«Origine delle specie», semplicemente non è più possibile. Perché Darwin colloca definitivamente l’uomo «dentro la natura». Abbattendo in maniera definitiva sia il mito dell’«uomo sovrano della natura», sia il mito analogo e opposto dell’uomo «corruttore della natura». Di più: Darwin restituisce all’uomo la consapevolezza piena di essere prodotto e, insieme, attore di un processo di evoluzione della natura, parola che diventa semplicemente sinonimo di universo fisico. Quindi di totalità. La natura non è altro che il cosmo in cui l’uomo vive e di cui l’uomo è parte. Parte evolutiva. Parte che evolve.

Facendo questo, si dice che Darwin abbia detronizzato, contemporaneamente, l’uomo e Dio. Sottraendo al primo la condizione di «centro del mondo» e al secondo la condizione di «necessità per il mondo». In ogni caso, dopo Darwin abbiamo la consapevolezza che l’uomo agisce sempre «secondo natura», perché in tutte le sue dimensioni l’uomo è natura. E che, quindi, non esistono comportamenti «contro natura».

In natura non esiste un’etica. Non esiste un comportamento buono in assoluto che si distingue da uno cattivo in assoluto. Ma se non esiste un’«etica naturale», vengono per questo meno le basi della morale? Viene per questo meno la possibilità di distinguere ciò che è bene da ciò che è male? Niente affatto. Anzi, al contrario la responsabilità umana ne viene esaltata. Nella prospettiva naturalistica - l’unica, ormai, possibile dopo Darwin - l’uomo diventa pienamente e totalmente responsabile delle sue azioni.

Il motivo è molto semplice. L’etica umana è un prodotto della cultura dell’uomo. Un prodotto, peraltro, evolutivo: cambia nel tempo e con le condizioni a contorno. Tuttavia sono state la selezione naturale e, più in generale, l’evoluzione biologica che hanno prodotto nell’uomo (e, forse, non solo nell’uomo) una capacità di formulare giudizi etici, di generare norme morali.

Se non esiste, dunque, un’«etica naturale», esiste però una naturale capacità dell’uomo di formulare un’etica (di formulare diverse griglie etiche). Per questo, lungi dal proporci un «mondo senza morale», la visione darwiniana ci propone un «naturalismo impegnativo»: l'uomo, con la sua biologia e la sua cultura, è capace di distinguere ciò che è bene e ciò che è male. E con questa sua capacità (essa sì naturale) può elaborare quei principi - che, in maniera molto profonda, Orlando Franceschelli chiama di «saggezza solidale» - su cui fondare le migliori relazioni con i suoi simili e con il resto della natura.
Ultima modifica di Karlito75 il ven mag 04, 2007 12:26 pm, modificato 2 volte in totale.
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AylysRaziel
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Messaggio da AylysRaziel »

°°Gaia°° ha scritto:Natura....anche se a noi può fare male al cuore :cry:
ma Gaia, la causa è imputata ad una femmina semi addestrata giusto?
non è natura è qualcos'altro....
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Mariateresa
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Messaggio da Mariateresa »

Brava Karlito ... ma come hai fatto? Posso cominciare a tradurla in inglese (se pensate sia interessante e possa servire) ma penso ci voglia un sacco di tempo e poi io alle 14:00 devo stare al lavoro ...
Mariateresa
Karlito75
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Messaggio da Karlito75 »

Immagine Immagine
immagini dal forum planet.
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M@uro
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Messaggio da M@uro »

Immagine

:( :(
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Suzu
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Messaggio da Suzu »

continuano a becchettare il pullino morto... è dura da vedere...

nella foto dell'antenna sono Pa e S2? lei lo tallona di continuo!
Susanna
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Avalon.blue
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Messaggio da Avalon.blue »

se questo li può sfamare anche solo un poco.... :roll: ...certo non è facile ma....a mali estremi...
piuttosto...Pà da che ora non si vede?
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Ametista
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Messaggio da Ametista »

Scusate, ma proprio non ce la faccio a vederlo!
Forse oggi sono in una giornata particolare ma queste immagini vanno al di sopra di ogni mia possibilità :cry:
Cate
Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui trattano gli animali. (Gandhi)
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Giallorossadoc
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Messaggio da Giallorossadoc »

Avalon.blue ha scritto:se questo li può sfamare anche solo un poco.... :roll: ...certo non è facile ma....a mali estremi...
piuttosto...Pà da che ora non si vede?
:shock: sono tornata ora a casa....davvero lo stanno facendo....non ce la faccio a guardare...per oggi mi asterrò....leg solo i vostri racconti :cry:
eli
Karlito75
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Messaggio da Karlito75 »

Vi posto cosa ho scritto nel forum planet alla fine:
Scrivo quello che ho visto pochi minuti fa...
Stanno morendo di fame.
I pulli stanno mangiando il fratellino morto perché non hanno abbastanza cibo!
Solo un genitore (il buon vecchio papà Pa) con il costante disturbo di S2..
Non so cosa sia un vero amante degli animali, ho riportato una lettera di un nostro membro del forum. Penso anch'io che Pa sia un buon padre, ma ha bisogno di aiuto.
E come uno show del GRANDEFRATELLO con questi piccoli che rischiano di scomparire.
Io amo la natura, mi sto laureando in veterinaria.
So che è una scelta difficile, ma qualcosa deve esser fatto.
Anche parlarne come stiamo facendo qui è una cosa positiva.
La natura non è né buona né cattiva, l'uomo ha cambiato così tanto l'ambiente che spesso interventi artificiali sono necessari per salvare animali in pericolo.
Cos'è naturale? Questo è naturale?
Non so qual'è la cosa migliore da fare, forse chi dice che niente è la cosa migliore ha molte ragioni, ma ancora non ne sono convinto.
Prego tutti di pensarci.
Grazie a tutti
Carlo


I write what i see, few minutes ago..
They are starving!
The chicks are etating dead sibiling because don't have enogh food!
Only a parent (good ol' Dad, Pa) with the constant disturbance of S2..
I' don't know what is a real animal lover, i quoted a letter written by a person of our forum. I think too that Pa is a very good father, but he needs some help. It's like a BIGBROTHER format with these chicks hazard to fade away.
I love wildlife and animals, I'm graduating and studyng to become a vet.
I know it's an hard choice but something must be done.
Also speaking about this how we are doing here is a positive thing.
Nature is neither good or bad, man has changed environment so much that now often artificial intervention is needed to save endagered animals.
What is natural?Is this natural?
I don't know what is the right thing to do, maybe who say nothing is the best have many reasons, but I'm still not convinced about that.
I pray everybody to think about it.
Thank you all
Carlo
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Nicoletta
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Località: San Lazzaro di Savena (BO)

Messaggio da Nicoletta »

:cry: Infatti è duro vedere il corpicino del pullino morto divorato dai fratelli, anch'io non ce la faccio più. E' anche giusto quello che scrive Karlito, questo è niente in confronto a quello che troppi bambini soffrono nel mondo, violenze, fame, abusi di ogni tipo e che noi, mondo ricco e sazio, tolleriamo senza fare una piega. Il discorso però è troppo complesso, mi viene da dire che bambini, pulli, cani, gatti, uomini, donne e tutti coloro che soffrono fanno parte di un'unica grande ingiustizia planetaria, che chiede di essere sanata. So di essere poco chiara, ma oggi va così, davvero queste immagini toccano corde insolite dei nostri cuori e mettono in crisi scale di valori che ormai diamo per scontate.
La farfalla non conta gli anni ma gli istanti, per questo è felice!
Bloccato

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