Falchi pellegrini a Derby - UK
Moderatori: Passera, Giovanna, Giac, °°Gaia°°
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No, non c'è di che preoccuparci, è una preda della scorsa notte.
Don't worry about the bird on the ledge. You are right - it hasn't moved - but this is one of the peregrine's prey items it brought back late last night. (see previous comments) Provided it doesn't freeze solid, it'll be consumed over the next few days, I suspect. We think it's another woodcock.
Don't worry about the bird on the ledge. You are right - it hasn't moved - but this is one of the peregrine's prey items it brought back late last night. (see previous comments) Provided it doesn't freeze solid, it'll be consumed over the next few days, I suspect. We think it's another woodcock.
- São aves cheias de abismo,
Como nos sonhos as há.
- Fernando Pessoa
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Non si fanno mancare niente! La preda è ancora là in questo momento.
Nel Derby Peregrine Diary Nick B. ha scritto un elogio molto bello del grande libro di J.A. Baker, The Peregrine, pubblicato nel 1967, quando la specie era gravemente minacciata di estinzione. E' la storia di una ricerca appassionata durata 10 anni (una quest, come quella del Graal) di questo uccello divenuto mito e allo stesso tempo, misteriosamente, un altro se stesso nella mente dell'autore che vede attraverso gli occhi del falco un mondo che va scomparendo, un lungo addio in bilico tra la passione dell'uomo e l'indifferenza della creatura alata.
La traduzione italiana, per i tipi di Franco Muzzio, presenta inesattezze sconcertanti per i nomi degli uccelli, moltissimi, che affollano il libro, ma naturalmente aiuta, nei limiti del possibile. Non è facile tradurre una prosa fatta di pura poesia.
Anch'io, come Nick, spero che Baker abbia avuto il tempo di vedere - dopo il declino - il ritorno dei rapaci che amava così tanto.
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Per la traduzione, di cui si era discusso tempo fa su questo forum, ho poi trovato su Airone, ottobre 1995, N° 174, questa recensione.
Nel Derby Peregrine Diary Nick B. ha scritto un elogio molto bello del grande libro di J.A. Baker, The Peregrine, pubblicato nel 1967, quando la specie era gravemente minacciata di estinzione. E' la storia di una ricerca appassionata durata 10 anni (una quest, come quella del Graal) di questo uccello divenuto mito e allo stesso tempo, misteriosamente, un altro se stesso nella mente dell'autore che vede attraverso gli occhi del falco un mondo che va scomparendo, un lungo addio in bilico tra la passione dell'uomo e l'indifferenza della creatura alata.
La traduzione italiana, per i tipi di Franco Muzzio, presenta inesattezze sconcertanti per i nomi degli uccelli, moltissimi, che affollano il libro, ma naturalmente aiuta, nei limiti del possibile. Non è facile tradurre una prosa fatta di pura poesia.
Anch'io, come Nick, spero che Baker abbia avuto il tempo di vedere - dopo il declino - il ritorno dei rapaci che amava così tanto.
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Per la traduzione, di cui si era discusso tempo fa su questo forum, ho poi trovato su Airone, ottobre 1995, N° 174, questa recensione.
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