aggiornamento dal nido di ginger e fred
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aggiornamento dal nido di ginger e fred
Salve a tutti, ho curato l’installazione della webcam sui grillai e come tale vorrei spiegare agli utenti del sito quello che sta accadendo nel nido di Ginger e Fred.
Premetto che anche io come tutti voi sono molto rattristato per quello che è successo ieri ai 2 pulli, essendo particolarmente affezionato a questa coppia, devo purtroppo constatare che questo tipo di osservazioni può capitare durante i monitoraggi ai nidi di grillai – come questo che seguiamo insieme - sparsi sui tetti della città (personalmente seguo centinaia di nidi da 15 anni).
La decisione, non semplice, di non intervenire presso il nido è stata presa insieme dall’ente parco e dalla LIPU (Sezione di Gravina). Le motivazioni riguardano la necessità di non interferire in un processo naturale quale appunto quello della nidificazione di una specie selvatica: tanto a beneficio della conservazione della specie.
Da quando si sono schiuse le uova abbiamo notato che la frequenza di imbeccata era molto bassa, ciò dipende dalla scarsa disponibilità di prede sul territorio ma anche dalla capacità del singolo individuo di catturarle. In più il freddo e la pioggia dei giorni scorsi, proprio nel momento più delicato, ha contribuito parecchio ad indebolire i piccoli.
Un altro aspetto non trascurabile, e che spesso non si nota, riguarda le eventuali malattie o malformazioni che colpiscono i pulli e delle quali gli adulti col tempo si accorgono fino a trascurarli, allontanarli o peggio a buttarli giù dal nido. Anche questo è accaduto ai 2 pulli morti, ad uno in maniera più evidente. Il tutto finalizzato a salvare il resto della nidiata con le poche risorse disponibili.
Si è trattato quindi di un processo di selezione naturale che aiuta i superstiti ad essere più forti e fa sì che gli stessi genitori acquisiscano maggiore esperienza nella gestione di situazioni difficili.
Aiutarli artificialmente con del cibo aggiuntivo non avrebbe migliorato la situazione: forse i piccoli sarebbero sopravvissuti qualche altro giorno, forse sarebbero persino riusciti ad involarsi, ma riducendo allo stremo gli adulti, alla ricerca di sempre maggiori quantità di cibo.
Noi della sezione LIPU di Gravina facciamo molta attività di recupero dei pulli che cadono dai nidi; ci capita anche di recuperare pulli con malformazioni che quasi sempre soccombono o non recuperano completamente. Ogni anno salviamo circa 200 grillai, la maggior parte pulli caduti dai nidi: è su questi che possiamo e dobbiamo intervenire. La LIPU è molto impegnata anche nel sensibilizzare la gente a raccogliere tempestivamente i pulli che si trovano per strada. Vi assicuro che qui da noi è molto frequente: nel periodo di picco, ad esempio, ci arrivano anche più di 15-20 pulli al giorno.
Tornando a Ginger e Fred, oggi la cam è temporaneamente off-line, stiamo seguendo ciò che accade in attesa che la situazione si stabilizzi e migliori, speriamo. Al momento gli altri 2 pulli stanno bene.
Vi terremo aggiornati.
Pino Giglio
LIPU Gravina
Premetto che anche io come tutti voi sono molto rattristato per quello che è successo ieri ai 2 pulli, essendo particolarmente affezionato a questa coppia, devo purtroppo constatare che questo tipo di osservazioni può capitare durante i monitoraggi ai nidi di grillai – come questo che seguiamo insieme - sparsi sui tetti della città (personalmente seguo centinaia di nidi da 15 anni).
La decisione, non semplice, di non intervenire presso il nido è stata presa insieme dall’ente parco e dalla LIPU (Sezione di Gravina). Le motivazioni riguardano la necessità di non interferire in un processo naturale quale appunto quello della nidificazione di una specie selvatica: tanto a beneficio della conservazione della specie.
Da quando si sono schiuse le uova abbiamo notato che la frequenza di imbeccata era molto bassa, ciò dipende dalla scarsa disponibilità di prede sul territorio ma anche dalla capacità del singolo individuo di catturarle. In più il freddo e la pioggia dei giorni scorsi, proprio nel momento più delicato, ha contribuito parecchio ad indebolire i piccoli.
Un altro aspetto non trascurabile, e che spesso non si nota, riguarda le eventuali malattie o malformazioni che colpiscono i pulli e delle quali gli adulti col tempo si accorgono fino a trascurarli, allontanarli o peggio a buttarli giù dal nido. Anche questo è accaduto ai 2 pulli morti, ad uno in maniera più evidente. Il tutto finalizzato a salvare il resto della nidiata con le poche risorse disponibili.
Si è trattato quindi di un processo di selezione naturale che aiuta i superstiti ad essere più forti e fa sì che gli stessi genitori acquisiscano maggiore esperienza nella gestione di situazioni difficili.
Aiutarli artificialmente con del cibo aggiuntivo non avrebbe migliorato la situazione: forse i piccoli sarebbero sopravvissuti qualche altro giorno, forse sarebbero persino riusciti ad involarsi, ma riducendo allo stremo gli adulti, alla ricerca di sempre maggiori quantità di cibo.
Noi della sezione LIPU di Gravina facciamo molta attività di recupero dei pulli che cadono dai nidi; ci capita anche di recuperare pulli con malformazioni che quasi sempre soccombono o non recuperano completamente. Ogni anno salviamo circa 200 grillai, la maggior parte pulli caduti dai nidi: è su questi che possiamo e dobbiamo intervenire. La LIPU è molto impegnata anche nel sensibilizzare la gente a raccogliere tempestivamente i pulli che si trovano per strada. Vi assicuro che qui da noi è molto frequente: nel periodo di picco, ad esempio, ci arrivano anche più di 15-20 pulli al giorno.
Tornando a Ginger e Fred, oggi la cam è temporaneamente off-line, stiamo seguendo ciò che accade in attesa che la situazione si stabilizzi e migliori, speriamo. Al momento gli altri 2 pulli stanno bene.
Vi terremo aggiornati.
Pino Giglio
LIPU Gravina
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La ringrazio per gli aggiornamenti e le informazioni fornite.
Sinceramente non capisco e non condivido parti del discorso.
Se l'obiettivo della LIPU (quanto meno) è la protezione e conservazione degli animali ed in particolare delle specie in pericolo, perchè non si è tentato di salvare i piccoli magari inizialmente con interventi poco invasivi come la fornitura di catering?
Per quanto riguarda le temperature di quest'anno tutta l'Italia ne è stata colpita, ma molti pulli si sono involati felicemente nonostante le difficoltà (basta pensare alle intemperie a cui sono stati sottoposti i pulli di Alice e Virgilio).
In questo stesso sito (Birdcam) ho assistito ad una coppia di gheppi che con il solo catering è riuscita a portare all'involo 4 fantastici pulli.
Sempre in questo sito lo scorso anno una coppia di gheppi ha perso il maschio, la mamma è stata aiutata con il catering. Un pullo è stato ugualmente scartato (poi si è scoperto che aveva una malformazione alla zampina), il pullo è stato prelevato ed aiutato e adesso vive libero e felice... questa è conservazione della specie.
Mi rendo conto che l'alimentazione del grillaio è molto particolare (principalmente invertebrati), ma dalla chat è emerso che riescono a mangiare topini ed io stessa ho assistito al momento in cui la mamma ha dato in pasto il fratellino morto agli altri due pulli rimasti.
Ritengo che sia sicuramente più facile (in termini di impegno) provvedere alla riabilitazione di pulli già involati ma con difficoltà (io stessa ho partecipato alla riabilitazione di due pulli di allocco in passato) piuttosto che provvedere ad un pullo ancora giovanissimo, ma dalla LIPU mi sarei aspettata scelte diverse... soprattutto considerando che la specie è ritenuta a rischio estinzione.
Nel momento in cui si aiutano i pulli che si involano ed hanno difficoltà si sta già interferendo con un processo naturale, non capisco perchè non anticipare questo intervento se può salvare delle specie.
Cordiali saluti.
Sinceramente non capisco e non condivido parti del discorso.
Se l'obiettivo della LIPU (quanto meno) è la protezione e conservazione degli animali ed in particolare delle specie in pericolo, perchè non si è tentato di salvare i piccoli magari inizialmente con interventi poco invasivi come la fornitura di catering?
Per quanto riguarda le temperature di quest'anno tutta l'Italia ne è stata colpita, ma molti pulli si sono involati felicemente nonostante le difficoltà (basta pensare alle intemperie a cui sono stati sottoposti i pulli di Alice e Virgilio).
In questo stesso sito (Birdcam) ho assistito ad una coppia di gheppi che con il solo catering è riuscita a portare all'involo 4 fantastici pulli.
Sempre in questo sito lo scorso anno una coppia di gheppi ha perso il maschio, la mamma è stata aiutata con il catering. Un pullo è stato ugualmente scartato (poi si è scoperto che aveva una malformazione alla zampina), il pullo è stato prelevato ed aiutato e adesso vive libero e felice... questa è conservazione della specie.
Mi rendo conto che l'alimentazione del grillaio è molto particolare (principalmente invertebrati), ma dalla chat è emerso che riescono a mangiare topini ed io stessa ho assistito al momento in cui la mamma ha dato in pasto il fratellino morto agli altri due pulli rimasti.
Ritengo che sia sicuramente più facile (in termini di impegno) provvedere alla riabilitazione di pulli già involati ma con difficoltà (io stessa ho partecipato alla riabilitazione di due pulli di allocco in passato) piuttosto che provvedere ad un pullo ancora giovanissimo, ma dalla LIPU mi sarei aspettata scelte diverse... soprattutto considerando che la specie è ritenuta a rischio estinzione.
Nel momento in cui si aiutano i pulli che si involano ed hanno difficoltà si sta già interferendo con un processo naturale, non capisco perchè non anticipare questo intervento se può salvare delle specie.
Cordiali saluti.
Giuliana
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- Iscritto il: mar apr 06, 2010 6:19 pm
Ciao Julia. Quando si parla di conservazione di una specie non si intende solo aiutare materialmente gli individui in difficoltà, sono tante le azioni che si realizzano per raggiungere dei risultati (tutela dei siti riproduttivi e delle aree trofiche, azioni di lobby per migliorare alcune leggi, reintroduzioni ecc...). Se noi aiutiamo i pulli caduti dai nidi possiamo ragionevolmente ritenere che questi siano ormai fuori dal naturale processo di allevamento da parte dei genitori, anche perchè spesso i pulli cadono per cause accidentali e non naturali. Anche quando si cerca di aiutare i pulli con difficoltà (fratture, parassitosi, malformazioni, malattie ecc...) vale la stessa cosa, le cure da parte dell'uomo possono aiutare con ottimi risultati. Ti cito solo l’esempio di un pullo di grillaio raccolto per strada da un bambino nel 2006, inanellato e reintrodotto in natura dopo le opportune cure, che è stato osservato nel 2009 in un nido artificiale che covava 4 uova, quest’anno è ritornato ancora nello stesso sito di nidificazione. Questo dimostra in un sol colpo l’efficacia di 4 azioni di conservazione che facciamo da anni: sensibilizzazione nelle scuole (bimbo che salva il pullo), installazione nidi artificiali (grillaio che lo sceglie per mancanza di siti naturali), inanellamento e monitoraggio annuale.
Potrei inoltre citarti numerosi casi di nidi che a guardarli nessuno ci scommetterebbe un cent per la sopravvivenza dei pulli eppure le cose sono andate quasi sempre bene: nidi su cornicioni esposti a sole e pioggia, vasi e fioriere di balconi, caldaie del gas, tombini a livello stradale, vetrine di negozi, scantinati ecc…. Anzi ti cito il caso di una signora che, di sua iniziativa, volendo dare un po’ d’ombra alle uova deposte dal grillaio in un vaso, ne ha causato involontariamente l’abbandono.
E' vero che il cattivo tempo ha colpito tutta l'Italia ma è altrettanto vero che ogni individuo le affronta e le supera in maniera diversa. Infatti posso dirti che in un altro nido artificiale ci sono ben cinque pulli di grillaio che sono in ottimo stato di salute, eppure il freddo c'è stato anche per loro.
Questo ci convince ancor più che Ginger e Fred sono una coppia un pò sfortunata, oltre che ancora poco esperta.
Scusate la lungaggine del post ma vorrei far capire quanto la realtà dei grillai sia molto complessa e ci da veramente un sacco da fare. Sarei quindi molto contento di rispondere a tutti i vostri dubbi e curiosità sulla vita di questo falchetto a cui siamo molto affezionati.
A breve vi aggiornerò nuovamente sui pulli di Ginger e Fred.
Pino Giglio
LIPU Gravina
Potrei inoltre citarti numerosi casi di nidi che a guardarli nessuno ci scommetterebbe un cent per la sopravvivenza dei pulli eppure le cose sono andate quasi sempre bene: nidi su cornicioni esposti a sole e pioggia, vasi e fioriere di balconi, caldaie del gas, tombini a livello stradale, vetrine di negozi, scantinati ecc…. Anzi ti cito il caso di una signora che, di sua iniziativa, volendo dare un po’ d’ombra alle uova deposte dal grillaio in un vaso, ne ha causato involontariamente l’abbandono.
E' vero che il cattivo tempo ha colpito tutta l'Italia ma è altrettanto vero che ogni individuo le affronta e le supera in maniera diversa. Infatti posso dirti che in un altro nido artificiale ci sono ben cinque pulli di grillaio che sono in ottimo stato di salute, eppure il freddo c'è stato anche per loro.
Questo ci convince ancor più che Ginger e Fred sono una coppia un pò sfortunata, oltre che ancora poco esperta.
Scusate la lungaggine del post ma vorrei far capire quanto la realtà dei grillai sia molto complessa e ci da veramente un sacco da fare. Sarei quindi molto contento di rispondere a tutti i vostri dubbi e curiosità sulla vita di questo falchetto a cui siamo molto affezionati.
A breve vi aggiornerò nuovamente sui pulli di Ginger e Fred.
Pino Giglio
LIPU Gravina
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- Iscritto il: mar apr 06, 2010 6:19 pm
Poco fa è stata riattivata la webcam, a questo link
http://www.parcoaltamurgia.it/index.php ... Itemid=242
trovate il messaggio del parco dell'alta murgia.
I due pulli rimasti stanno mangiando di più ma
uno dei due non sembra stare bene, speriamo bene.
http://www.parcoaltamurgia.it/index.php ... Itemid=242
trovate il messaggio del parco dell'alta murgia.
I due pulli rimasti stanno mangiando di più ma
uno dei due non sembra stare bene, speriamo bene.
Non metto in dubbio che le attività descritte rientrano nella conservazione e tutela della specie.
Ciò che non riesco a capire è perchè, nel momento in cui si è notata una carenza di cibo nel nido (e adesso pure che il terzo pullo sta morendo) non si è tentato un aiuto poco invasivo (come il catering), generando così la perdita di due vite (tra un po' tre) che potevano essere forse salvate. Dalle informazioni fornite io non colgo una certezza di danni che tale atteggiamento provocherebbe, ma solo una predisposizione a concentrarsi su una fase successiva all'involo e al recupero di animali feriti.
Punti di vista differenti... peccato che Lei rappresenti la posizione di un ente, quale la LIPU, da cui mi aspettavo qualcosa di diverso (come socio LIPU innanzitutto).
Mi sembra di capire che rimanete a guardare cosa accade fino all'involo senza nemmeno comprendere le cause che portano questi piccoli a morire, ma facendo solo ipotesi, così come possiamo fare noi utenti che osserviamo la webcam.
La scelta è molto drastica e non riesco proprio a condividerla, mi sembra proprio inutile accendere una webcam e non aiutare le nidiate in difficoltà, nemmeno cercare di capire se è possibile aiutarle.
Cordiali saluti.
Ciò che non riesco a capire è perchè, nel momento in cui si è notata una carenza di cibo nel nido (e adesso pure che il terzo pullo sta morendo) non si è tentato un aiuto poco invasivo (come il catering), generando così la perdita di due vite (tra un po' tre) che potevano essere forse salvate. Dalle informazioni fornite io non colgo una certezza di danni che tale atteggiamento provocherebbe, ma solo una predisposizione a concentrarsi su una fase successiva all'involo e al recupero di animali feriti.
Punti di vista differenti... peccato che Lei rappresenti la posizione di un ente, quale la LIPU, da cui mi aspettavo qualcosa di diverso (come socio LIPU innanzitutto).
Mi sembra di capire che rimanete a guardare cosa accade fino all'involo senza nemmeno comprendere le cause che portano questi piccoli a morire, ma facendo solo ipotesi, così come possiamo fare noi utenti che osserviamo la webcam.
La scelta è molto drastica e non riesco proprio a condividerla, mi sembra proprio inutile accendere una webcam e non aiutare le nidiate in difficoltà, nemmeno cercare di capire se è possibile aiutarle.
Cordiali saluti.
Giuliana
ecco il mio aggiornamento... è visibile a tutti che ora dopo 2 pulli morti anche il terzo quasi sicuramente sta male... e non penso riuscirà a tirare per molto in queste condizioni... MI DISSOCIO COMPLETAMENTE SU COME IL PARCO, LA LIPU, FALCO GRILLAIO, stanno gestendo la situazione di questa coppia. Ovviamente questo è il mio pensiero.
:evil: :evil:
:evil: :evil:
Giovanni